Legambiente inizia ad avere sempre più un ruolo di primo piano nella lotta che da anni l'Italia cerca di combattere contro l'amianto. Oramai è una storia lunga a cui di tanto in tanto si aggiunge un nuovo tassello.
Una legge in Italia esiste e risale al '92, in cui si stabiliva il divieto di utilizzare l'amianto e la possibilità di poter effettuare una bonifica delle strutture e poter procedere quindi all'eliminazione e alla sostituzione con altri materiali.
A vent'anni dall'introduzione di tale legge, le cose sembrano essere rimaste pressoché uguali. Molte regioni ancora non hanno effettuato il censimento e di conseguenze tutto l'iter successivo. Legambiente nel suo ultimo rapporto testimonia come molte amministrazioni siano in forte ritardo per quanto riguarda la bonifica del territorio, ma alcune non sono stati avviati questi piani di smantellamento dell'amianto. Ancora oggi in molti città si trovano quindi strutture che contengono amianto e soprattutto si continuano a registrare casi di decessi dovuto ai tumori provati dall'amianto.
Una delle note maggiormente positive degli ultimi anni è stata sicuramente la sentenza del Tribunale di Torino, che circa un anno fa ha dichiarato colpevoli i responsabili della multinazionale che aveva fatto numerose vittime a causa dell'amianto e che avevano dato vita al più grane processo sull'amianto che sia mai stato fatto in Italia.
L'amianto rappresenta, secondo una definizione di Legambiente, un killer silenzioso e spietato che negli anni ha fatto molte vittime nel mondo del lavoro e non solo. Ma ha anche colpito l'ambiente e continua a farlo tutt'oggi. Si erano avanzate proposte di provvedimenti, che permettevano la sostituzione dei tetti ancora in eternit con i pannelli fotovoltaici e con un conseguente incentivo per la produzione di energia. Ma anche questo sembra essere un processo sempre più lungo e sempre più incerto.
0 commenti:
Posta un commento