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24/11/11

Sprechi, ecco le nuove regole

Se fino a qualche tempo fa erano solo tre le R da seguire parlando di rifiuti e prevenzione ambientale, adesso le regole sono diventate sette. Dopo riusa, ricicla e riduci sono stati aggiunti ripara, risparmi, risorse ripresa. La popolazione negli ultimi anni è aumentata esponenzialmente, la natura inizia a ribellarsi e quindi si cerca di porre un rimedio e di sensibilizzare al massimo su questa tematica.

La popolazione, appunto. Secondo gli ultimi dati diffusi dall'Unione Europea che sta cercando di correre ai ripari per limitare i danni, la natura inizia a sentire il peso dei rifiuti che continuano ad aumentare in proporzione agli abitanti della terra. Ha indetto una serie di regole, appunto le sette R, puntando a farle diventare delle buone abitudini, partendo dai cittadini più piccoli.

Cosa prevede questo programma?
  • Riciclare il più possibile e nel modo adeguato. Infatti un buona separazione dei rifiuti, significa anche uno sfruttamento migliore degli stessi. 
  • Riusare il più possibile qualsiasi cosa che spesso buttiamo per pigrizia, magari reinventando qualcosa. 
  • Ridurre gli inutili sprechi, tra tutti l'utilizzo dei sacchetti di plastica al supermercato, preferendo quello di carta o quelli biodegradabili. 
  • Riparare qualsiasi cosa, piuttosto che buttarla. 
  • Risparmiare, con l'investimento in prodotti più durevoli e più sicuri. 
  • Scoprire il carattere di risorsa che possono avere anche i rifiuti. 
  • Ed infine ripresa, un modo per immaginare un futuro migliore, attraverso la comunicazione e la condivisione di tutto quanto detto finora.


La parola chiave di tutto è quindi di prendere delle buone abitudini. Informarsi, sapere, conoscere e mettere in atto tutto questo. Un modo per migliorare sia il nostro tempo, ma per giungere ad assicurare un futuro migliore alle generazioni prossime. Bastano piccoli gesti quotidiani che possono fare la differenza.

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