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26/11/11

Agroecologia, pensaci tu!





La popolazione sulla terra è aumentata esponenzialmente negli ultimi anni e non sembra arrestarsi. Ad oggi siamo quasi 7 miliardi e si prospetta che nel 2050 saremo addirittura in 9 miliardi. Il problema principale che risalta immediatamente è legato alla questione dell'alimentazione, le coltivazioni e di come la natura in un qualche modo si stia rivoltando contro l'uomo.

Ciò su cui si vuol puntare l'attenzione è appunto quel nuovo modo di fare agricoltura, che è stato definito appunto agroecologia, termine legato ai nuovi principi e metodi che si vogliono attuare in questo settore. Il termine ecologia, che viene affianca a quello di agricoltura indica appunto di come si voglia rivolgere l'attenzione anche a problemi legati all'ecostistema, a tematiche socioeconomiche e culturali. Ma anche preservare la biodiversità,incrementare l'autosufficienza delle risorse naturali, l'avvicendamento delle culture. Un modo che permetterebbe di portare in tavola cibi sani e genuini e soprattutto di poter tornare in armonia con la natura.

Inevitabilmente l'uomo negli ultimi anni ha approfittato dei suoi spazi, dei frutti e di tutto quanto aveva a disposizione. Adesso si iniziano a sentirne le conseguenze, anche e soprattutto a livello climatico. L'America Latina è uno dei più grandi esempi di agroecologia che si sono registrati al giorno d'oggi. Il territorio, devastato più di ogni altro dallo strapotere delle multinazionali e dalla loro sperimentazioni, sta cercando di ristabilire un certo equilibro con la natura, attuando un'innovativa politica di sostenibilità non solo economica e sociale, ma anche e soprattutto ambientale.

L'esempio dell'America Latina sta arrivando anche in Italia, dove ancora c'è un forte attaccamento ad un'agricoltura si biologia, ma fortemente condizionata dall'utilizzo di medicinali prodotti in laboratorio. È una strada ancora molto lunga, che si sta cercando di creare a poco a poco, coinvolgendo tutti gli strati della società e anche dell'economia. E in particolar modo nel nostro paese non si vuole evitare di abbandonarla, vista la secolare tradizione e la fama che l'Italia ha in questo settore.

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