Abbiamo fatto un referendum recentemente, si è discusso per anni per una sua possibile attuazione, ma solo adesso è arrivata la conferma: l'Italia è un paese che non ha bisogno del nucleare. E a dirlo non è un politico dell'opposizione o un ambientalista convinto, ma un uomo di scienza.
Le notizie provengono dal CRN, precisamente dal fisico Andrea Rossi Villini, che ha analizzati i dati del GSE (Gestore servizi energetici) e li ha resi noti lo scorso ottobre in occasione del Green Workshop che si è tenuto a Carloforte, in Sardegna.
La sostanza di questi dati è che il sistema di fotovoltaico installato in Italia negli ultimi mesi, hanno avuto una produzione di energia pari a quella prodotta da quattro ipotetici reattori nucleari. In termini numerici in Italia si è prodotto circa 10,5 GW, che potrebbero arrivare a 14 entro la fine dell'anno. In questo siamo secondi solo alla Germania, che ne ha prodotto 17 GW, posizionandoci come leader mondiali. L'Italia infatti si trova ad essere tra i primi paesi al mondo, addirittura prima di Stati Uniti e Cina. Ma forse non tutti conoscono questi dati.
Il commento del fisico è stata alquanto incisivo, in quanto dati alla mano, ha dimostrato come fino ad ora tutta la campagna a favore del nucleare è stata portata avanti con finalità politiche. L'impossibilità di installare e di usufruire delle fonti rinnovabili è stata frutto di questa visione distorta della situazione. Installare sistemi fotovoltaici, rinnovabili ed ecocompatibili, significa pensare in modo diverso a questa problematica. Il risultato del referendum è stato significativo e per un po' sembra aver alleviato le polemiche. Ma ecco che ritorna nuovamente il tema delle rinnovabili e del loro utilizzo e a qualche mese di distanza la scelta degli italiani sembra essere stata confermata.
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