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29/06/12

Media e sensibilità ambientale



Purtroppo la conferenza di Rio+20 non ha avuto i risultati che si sperava, sia a livello di decisioni, si a livello mediato. Infatti l'evento non ha avuto la risonanza che avrebbe di certo meritato. 

A tal proposito si sono fatti sentire alcuni giornalisti italiani che si occupano di queste tematiche con un appello rivolto ai grandi media italiani e non solo.
Il messaggio che hanno voluto mandare è quello di una maggiore consapevolezza che i cittadini devono avere delle problematiche a livello ambientale e che hanno riguardato e continuano a riguardare il nostro paese. 
Si era parlato nei mesi scorsi del pericolo che corre il nostro paese, soprattutto inseguito agli episodi di alluvioni e di altre catastrofi. Ma tutto si è fermato lì. Dai telegiornali nazionali, nell'ora di massima visione non se ne parla più, tanto meno a livello mondiale. Sono state poche, infatti, le TV o giornali che hanno trattato della conferenza di Rio+20, nonostante la portata mondiale dell'evento.

Certo se questi temi non vengono trattati su scala mondiale, difficilmente si potrà pretendere che vengano trattati in ambito locale.
Quindi ciò a cui fanno appello questo giornalisti, rivolgendosi ai grandi dell'editoria e del giornalismo, cercando soprattutto di uscire da quella retorica dell'emergenza che rischia di diventare quasi banale e di puntare all'informazione, piuttosto che al numero di spettatori o di lettori. Ovviamente esistono numerosi esperti del settore che si occupano anche di rinnovare queste informazioni, ma sembrano essere sempre troppo pochi e per questo bisogna fare molto di più.



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