Il problema del deforestazione è una tematica molto attuale, che interessa moltissime delle zone del pianeta. In particolare quei territori che rappresentano dei veri è propri polmoni verdi, che pian piano stanno diminuendo. Una situazione che sicuramente è sotto gli occhi e la sensibilità di tutti e delle associazioni ambientaliste in primis. L'Amazzonia è sicuramente uno degli esempi più eclatanti.
L'Amazzonia rappresenta circa un terzo dell'intera vegetazione terrestre. Situata per più della metà in Brasile, occupa anche molti altri stati del Sud America. Una delle sue caratteristiche è la biodiversità, tra le più affascinati del pianeta. Ad oggi infatti, non è stato possibile stimare esattamente tutte le specie presenti, ma si hanno soltanto delle cifre approssimative.
L'altra caratteristica è appunto quella del deforestazione.
In Amazzonia nel 2008, addirittura si calcolava un tasso di deforestazione del 64%. In termini pratici significa la perdita di circa 5.000 chilometri quadrati di vegetazione. Tutto derivante da una richiesta a livello internazionale di diversi generi alimentari. Quest'ultimi infatti, vengono prodotti sul territorio inseguito all'eliminazione di molti alberi, lasciando molti terreni liberi alla coltivazione e all'allevamento. Un 'attività cominciata intorno agli anni '40, dai vari governi che cercarono di trarre profitto dall'enorme ricchezza in loro possesso.
Questa politica di distruzione dell'ecosistema per interessi monetari ha portato l'ecosistema ad essere ridotto di circa un quinto. E ad oggi non sembra che l'opera di deforestazione voglia fermarsi. Greenpeace e il WWF sono in prima linea contro gli abusi del territorio, ai quali si affiancano anche le denunce degli abitanti del luogo. Molte sono infatti le storie di coloro i quali cercano di difendere la propria terra e che spesso hanno avuto anche tragici risolvi.
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