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11/07/12

Green economy, soluzioni italiane




Alcuni la considerano una risposta italiana alla conferenza di Rio, altri invece preferiscono vederla come un'iniziativa a sé, lontana dal fallimento dell'incontro brasiliano del mese scorso. In ogni caso, gli Stati Generali della Green Economy sembrano essere una svolta all'interno del campo delle iniziative sulla sostenibilità, che in questo caso vuole partire dall'Italia per essere poi un punto fondamentale anche a livello internazionale.

Gli Stati Generali sono composti e supportati da 39 categorie, che fanno riferimento ad alcuni settori, tra i quali il riciclo dei rifiuti, agricoltura, servizi ambientali e rinnovabili. Gli Stati si riuniranno insieme nel novembre prossimo a Rimini, nello specifico il 7 e l'8, mentre la fase di preparazione al meeting è già in corso. Infatti dal 3 luglio fino al 25 settembre si terranno vari gruppi di lavoro, su specifiche tematiche che saranno esposte nell'incontro finale di novembre.
I gruppi di lavoro sono così divisi:
  • eco-innovazione
  • eco-efficienza delle rinnovabili e del riciclo
  • risparmio energetico
  • fonti rinnovabili
  • servizi ambientali
  • mobilità sostenibile
  • filiere agricole
  • sviluppo di una finanza e di un credito sostenibili per la green economy.
L'obiettivo principale sarà quello di trovare la via italiana alla green economy. Vista in una doppia accezione: da una parte dell'ambientale, da preservare il più possibile e da sfruttare al tempo stesso nei limiti della natura, e dall'altra la via più prettamente economica, in cui una nuova economia green possa essere vista come un punto di rilancio per l'economia italiana in tempo di crisi. 

06/07/12

Spiagge e speculazioni



In tempi di vacanza bisogna fare i conti non solo col divertimento, ma anche sulla speculazione e su come difendersi dalle truffe in spiaggia. Infatti quest'ultimo è un fenomeno che negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede, emergendo come un'anomalia quasi ed esclusivamente italiana.

Tra le truffe più ricorrenti ci sono sicuramente le spiagge privatizzate, che portano i bagnati a pagare decine e decine d'euro per poter usufruire di una giornata di mare in pieno relax. Il tutto inseguito ad una chiara non applicazione della legge che stabiliva l'accesso gratuito in tutti gli stabilimenti balneari. Ciò ha portato ad all'aumento dell'enorme speculazione intorno agli stabilimenti balneari. In particolare questo ha provato una cementificazione delle spiagge stesse e quindi una deturpazione del paesaggio balneare.

A questo proposito c'è stata una movimentazione di massa da parte di numerose associazioni ambientaliste e da parte di alcuni esponenti politici, che hanno raccolto addirittura le firme necessaria per un referendum che probabilmente si terrà in primavera. Ma la mobilitazione va avanti anche sul web, con le varie segnalazioni e con la creazione di un manuale online per evitare le truffe, soprattutto in questo periodo dell'anno.