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11/05/23

Gestione dei piccioni in città: come prevenire infestazioni e danni

La presenza dei piccioni in città è un problema molto diffuso che causa fastidi e danni a edifici, veicoli e spazi pubblici. La loro presenza può essere un rischio per la salute pubblica, in quanto i loro escrementi possono contenere malattie e parassiti nocivi. Esistono diverse soluzioni per prevenire la presenza di piccioni in città e limitare i danni che possono causare.

La prima soluzione consiste nel limitare l'accesso ai luoghi dove i piccioni possono trovare cibo e acqua. Questi uccelli sono attratti da aree con fonti di cibo e acqua, come rifiuti alimentari, parchi con fontane, ecc. Per questo motivo, è importante mantenere puliti i luoghi pubblici e le strade, in modo da limitare l'accesso dei piccioni a queste fonti di nutrimento.

In secondo luogo, si può prevenire la nidificazione dei piccioni attraverso la pulizia e la rimozione dei loro nidi. I piccioni costruiscono i loro nidi in luoghi riparati e lontani dai predatori, come cornicioni, grondaie, e balconi. Rimuovere i loro nidi e pulire le aree interessate può prevenire la loro riproduzione e limitare la loro presenza.

Un'altra soluzione efficace è l'installazione di barriere fisiche per impedire l'accesso ai luoghi di riproduzione e nidificazione dei piccioni. Ci sono diverse opzioni disponibili, tra cui reti, dissuasori a punta e altri tipi di barriere fisiche. Questi strumenti sono utili per prevenire la nidificazione e la deposizione delle uova da parte dei piccioni, e per impedire loro l'accesso ai luoghi di riparo.

Un'altra soluzione è l'utilizzo di repellenti per piccioni, come gel repellenti o scaccia piccioni ad ultrasuoni. Questi repellenti sono utilizzati per creare un'area ostile ai piccioni, impedendo loro l'accesso a luoghi specifici. Tuttavia, bisogna tenere presente che non tutti i repellenti funzionano allo stesso modo, e che alcuni potrebbero essere più efficaci di altri a seconda delle circostanze.

Infine, è importante agire tempestivamente per prevenire la presenza dei piccioni in città. La loro presenza può causare danni e fastidi, e può rappresentare un rischio per la salute pubblica. La prevenzione è il modo migliore per gestire questo problema, e adottare una delle soluzioni sopra elencate può aiutare a limitare la presenza dei piccioni e i danni da loro causati. 

Trova la soluzione più adatta alle tue esigenze per allontanare i piccioni dalla tua abitazione visitando il sito stopvolatili.it


09/02/14

Strategie del Governo per Fotovoltaico e Geotermico

Questo articolo è stato scritto da PV Compare  

Le parole geotermia e fotovoltaico sono ormai entrate nel parlato comune, tuttavia la prima rimane di significato molto più oscuro della seconda. Forse per il minore impatto visivo, che di per sé dovrebbe essere un vantaggio invece che uno svantaggio, o forse per il fatto di non essere stata adeguatamente pubblicizzata, la geotermia é rimasta un po’ sconosciuta ai più finendo per essere spesso e volentieri dimenticata, non solo dai consumatori ma anche dal Governo.

L’Italia per le sue caratteristiche proprie si candida come un paese ideale non solo per il fotovoltaico ma anche per il geotermico. Infatti, se a livello geografico il nostro paese vanta una invidiabile esposizione solare tanto da garantire all’impianto fotovoltaico maggiore efficacia produttiva, allo stesso modo rappresenta una zona straordinaria dal punto di vista geologico e vulcanologico.

 Pochi sanno infatti che a livello europeo l’Italia possiede una ricchezza geotermica seconda solo all’Islanda, dato questo che emerse al termine di una campagna di studi e trivellazioni eseguita da Eni ed Enel a partire dal 1976 e durata fino agli anni ’90, periodo nel quale si pensava come controbilanciare il crescente prezzo del petrolio utilizzando fonti energetiche di cui disponessimo in loco.

Oggi, con la stipula del Protocollo di Kyoto e con gli obbiettivi europei a raggiungersi per il 2010, l’Italia torna alla risalta per il suo essere un paese “geotermicamente caldo” che ben giustificherebbe una scommessa tecnologica e di ricerca unica al mondo. Questo ovviamente a livello macro, ma anche a livello di risorse familiare, dopo le molte pressioni ricevute in tal senso a livello nazionale, la geotermia, ovvero quella parte di calore contenuto all’interno della terra e proveniente dal suo nucleo che possiamo sfruttare per produrre energia gratuita, diventa una risorsa finalmente parificata al fotovoltaico.

Il Governo infatti, dopo aver dimenticato di inserire la geotermia nel conto termico e nell’Eco-Bonus, ha rivisto questa linea strategica inserendo finalmente gli impianti a pompe di calore tra gli incentivi previsti nell’Eco-Bonus per la detraibilità fiscale del 65%.

Si apre dunque la strada per una parificazione tra le due fonti di energia rinnovabile di cui il nostro paese gode, ovvero quella solare e quella termica. La prima sfruttabile a livello individuale con gli impianti fotovoltaici residenziali e a livello macro con i campi fotovoltaici; la seconda usufruibile a livello residenziale con gli impianti a pompe di calore mentre a livello macro praticamente non sfruttata e di cui abbiamo un riscontro visivo in Toscana nei campi geotermici di Larderello ai quali si aggiungono i campi Flegrei in Campania, il Tirreno meridionale e il canale di Sicilia – questi ultimi praticamente sconosciuti ai più.

03/11/13

Ricerca e fotovoltaico - Inaugurati i nuovi laboratori ESTI

La Commissione Europea si é dotata di nuovi laboratori scientifici a supporto delle tecnologie solari. Qualche giorno fa infatti sono stati inaugurati i nuovi laboratori ESTI, l’European Solar Test Installation, ente questo gestito dal CCR, ovvero il Centro Comune di Ricerca e che altro non é che il servizio scientifico interno della Commissione Europea.

L’obiettivo della nuova installazione é quello di studiare e valutare le prestazioni dei più moderni ed avanzati dispositivi fotovoltaici al fine di aiutare lo sviluppo della normativa europea del settore e fornire il necessario supporto scientifico per l’adeguamento degli standard internazionali.


Il fotovoltaico é un settore di rilevanza strategica nella generazione di energie da fonti rinnovabili, in considerazione dei costi relativamente accessibili dei pannelli, minori a 1.500Euro/Kw ed offre un incredibile potenziale di sviluppo e miglioramento se pensiamo che il coefficiente di efficienza delle celle fotovoltaiche attuali è appena al 14% circa.

In tutto questo ESTI riveste il ruolo di laboratorio di riferimento nella verifica dei risultati raggiunti e nell'aiuto all'accesso ai programmi europei di sviluppo disponibili affinché le ricerche di trasformino poi in prodotti commerciali.

Lo sforzo profuso dalla Commissione Europea nell'ambito del fotovoltaico è notevole, basti pensare che i nuovi laboratori hanno rappresentato un investimento di oltre tre milioni di Euro, principalmente spesi per l’acquisto di attrezzature in grado di tenere il passo con un mercato, quale quello fotovoltaico, in rapida crescita e ha come riferimento un mercato che nel 2012 ha fatturato circa 25 miliardi di Euro.

I laboratori ESTI si sviluppano sia al coperto che in campo, in modo non solo da poter valutare la efficienza energetica del pannello fotovoltaico ma anche la durata nel tempo, la resistenza agli agenti atmosferici e l’invecchiamento delle celle solari, il tutto nelle naturali condizioni di uso del prodotto, ovvero all'aperto.

ESTI é dunque il laboratorio di riferimento in Europa per la diffusione di un sistema comparabile di misurazione dei dispositivi fotovoltaici; svolge attività di taratura di dispositivi fotovoltaici per i lavoratori nazionali; effettua consulenza pre-normativa a favore della Commissione Europea e presta consulenza post-normativa in particolare nell'ambito del costante adeguamento degli standard europei. Infine assieme ai vari laboratori nazionali svolge attività di ricerca e sviluppo di nuovi e migliori standard per affidabilità e prestazioni di tecnologie innovative.

Da ultimo, ma non per questo meno importante, ESTI è uno dei soli cinque laboratori al mondo che redige la classifica che viene presentata ogni sei mesi dei dispositivi fotovoltaici 'campioni di prestazioni'.  

Articolo di pvcompare.net

12/12/12

Legambiente, storia e attività



Legambiente è una delle associazioni italiane tra le più attive sul nostro territorio. Dal 1980 ha iniziato la sua attività, inizialmente nell'ambito delle ARCI e solo a partire dagli anni '90 è diventata autonoma, prendendo l'attuale nome di Legambiente
Associazione senza scopi di lucro, Legambiente si occupa non solo di ambiente e di natura, ma anche della salvaguardia del territorio, del patrimonio artistico e culturale e della salute collettiva. Anche se ciò che la contraddistingue da sempre rispetto alle altre organizzazioni è la particolare attenzione verso l'ambientalismo scientifico, più in generale delle sviluppo tecnologico e della ricerca.

Legambiente si pone come ideale l'azione del cambiamento che parte da una maggiore sensibilizzazione del genere umano, nei suoi aspetti più importanti. Tutto ciò si trasforma in una visione positiva ed ambiziosa del futuro, in cui è sempre l'uomo protagonista di un mondo più equo e migliore. Per giungere poi alla loro missione, quella di essere un movimento politico-culturale in cui i cittadini si uniscono e si organizzazioni per cercare di cambiare il mondo

Tra i tanti valori, Legambiente ha da sempre inserito:
ambientalismo scientifico
  • sostenibilità ambientale
  • solidarietà, cooperazione, equità sociale
  • qualità dei territori
  • bene comune
  • partecipazione democratica
  • autonomia e dialogo
  • conoscenza libera, consapevole, diffusa
  • rispetto della diversità.

Nella lunga storia di Legambiente, si possono annoverare la lotta contro le centrali nucleari inseguito al disastro di Cernobyl, la Goletta Verde, un viaggio lungo le coste italiane da Genova a Trieste in cui si verificavano lo stato delle zone balneari, la lotta alle ecomafie e il campionato solare a partire dal 2010.

11/07/12

Green economy, soluzioni italiane




Alcuni la considerano una risposta italiana alla conferenza di Rio, altri invece preferiscono vederla come un'iniziativa a sé, lontana dal fallimento dell'incontro brasiliano del mese scorso. In ogni caso, gli Stati Generali della Green Economy sembrano essere una svolta all'interno del campo delle iniziative sulla sostenibilità, che in questo caso vuole partire dall'Italia per essere poi un punto fondamentale anche a livello internazionale.

Gli Stati Generali sono composti e supportati da 39 categorie, che fanno riferimento ad alcuni settori, tra i quali il riciclo dei rifiuti, agricoltura, servizi ambientali e rinnovabili. Gli Stati si riuniranno insieme nel novembre prossimo a Rimini, nello specifico il 7 e l'8, mentre la fase di preparazione al meeting è già in corso. Infatti dal 3 luglio fino al 25 settembre si terranno vari gruppi di lavoro, su specifiche tematiche che saranno esposte nell'incontro finale di novembre.
I gruppi di lavoro sono così divisi:
  • eco-innovazione
  • eco-efficienza delle rinnovabili e del riciclo
  • risparmio energetico
  • fonti rinnovabili
  • servizi ambientali
  • mobilità sostenibile
  • filiere agricole
  • sviluppo di una finanza e di un credito sostenibili per la green economy.
L'obiettivo principale sarà quello di trovare la via italiana alla green economy. Vista in una doppia accezione: da una parte dell'ambientale, da preservare il più possibile e da sfruttare al tempo stesso nei limiti della natura, e dall'altra la via più prettamente economica, in cui una nuova economia green possa essere vista come un punto di rilancio per l'economia italiana in tempo di crisi.